giovedì 3 marzo 2011

GIORNATA #17 - Vs. BRANICO

risultato: 3-2 per noi
marcatori: Nico, 2 Aglio


La compagine Comsider Costa V torna vittoriosa dalla spedizione in Branjco, nell'inospitale quanto glaciale regione siberiana, ed oltre al meritato risultato numerico ci si rallegra anche per le mancate defezioni: zero deceduti, zero dispersi, una manciata di contusi e qualche congelato (soprattutto fra le inoperose retrovie).





Di piu' onestamente non si poteva chiedere al capo tribu' Capello-Che-Cade, che per la battaglia iniziale lascia a riposo i centravanti corazzieri optando per una strategia di guerriglia indiana mordi-e-fuggi, con un finto centravanti sulla linea dei centrocampisti per non lasciare punti di riferimento all'avanguardia nemica.



Infatti una delle prime sortite offensive si tramuta (quasi) subito in gol: e' capitano Gamba-Tesa ad insaccare a fil di palo, terminando un'azione che francamente si stenta a ricordare proprio a causa della sua repentinita'.

Il pareggio dei bolscevichi e' quanto di piu' fortunoso si sia mai visto su un campo di battaglia e non merita nemmeno di essere preso in considerazione.

Lo stallo e' rotto da Cavallo Pazzo, in giornata piu' imbizzarrita del solito, che dopo aver guadagnato un calcio d'angolo sgroppando e scalciando sulla fascia, va poi ad insaccare di testa sullo stesso traversone dalla bandierina.

Ma non appena i giovani guerrieri pregustano il falo' serale con balli, canti e acqua-di-fuoco, magari in compagnia di disponibili squaw, la loro arroganza viene giustamente punita dal dio Manitou che regala l'ennesimo, immeritato pareggio che non staremo a raccontare.


La pugna finale e' combattuta ad armi pari, con gli avversari rinvigoriti dalla divinita' (a questo punto apostrofata con aggettivi animali) e i guerrieri di Capello-Che-Cade pronti a dare tutto sul campo e fuori (purtroppo il capo tribu' avversario non si fa corrompere da un carro di coperte e fucili in omaggio).

La vittoria viene infine giustamente raggiunta grazie al Cavallo Pazzo (ormai domo), che pennella una zoccolata laddove non batte il sole, direttamente da punizia.


Da notare la buona prestazione del difensore Fegato-che-ride, che dimostra di rispondere positivamente alle critiche delle ultime settimane (da cui peraltro prendiamo le distanze)


Augh!

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